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di angelo poliziano 193

Vanto di triplice alma, e che (se i sogni
Non son vane chimere) è dell’italiche
Genti secondo Omero, le battaglie715
Fiere di Roma ed i trionfi canta,
E le vicende che nel corso alterno
Degli anni si seguiro al verso affida;
Rude in arte, potente di pensiero
Nel dir conciso, povero, animoso,720
Pago del proprio, di costumi integro,
D’armi e di guerre esperto. A Rodia nato,
Del rigido Caton l’aveva a Roma
Sul fior degli anni la questura addotto;
Poi, chiamato a seguir l’armi di Fulvio,725
Che le cruente sue pugne bramava
Si celebrasser da latina musa,
Portò, sui campi dell’Etolia, in mezzo
A’ nemici la strage; e assai diletto




Maeonides Italis (ni fallunt visa) secundus,455
Bella horrenda tonat Romanorumque triumphos,
Inque vicem nexos per carmina digerit annos;
Arte rudis, sed mente potens, parcissimus oris,
Pauper opum, fidens animi, morumque probatus,
Contentusque suo, nec bello ignarus et armis.460
Quem, Rudiis ortum, rigidi quaestura Catonis
Ad septemgeminas juvenem deduxerat arces;
Mox comes armorum Fulvî, qui sanguine partas
Scilicet haud dubitat latiis sacrare camoenis
Exuvias, dedii aetolis hostilia campis465
Corpora multa neci; longe gratissimus idem,


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