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84 ludovico settala


conservar gii stati, si potrebbe provare con l’esempio di Giuditta con Oloferne, e di Giuseppe con i fratelli.

Hovvi da principio aggiunta la diffidanza: questa ci insegna a creder poco e dubitare assai; perché essendo il mondo pieno di frodi, insidie, e perfidie, quella ci ammaestra a non inciamparvi. Benissimo diceva Seneca: Persuasio magnimi ad malum ducit cito; si quidem nocendi aditum praestat fides. E Teognide: Res mihi fracta fide, res diffidendo retenta. Perché diceva Quinto Cicerone, nella Petizione del consolato, i nervi e la forza della sapienza essere il non credere troppo facilmente; e perciò diceva Lisandro, che il principe deve esser e leone e volpe: quello per metter paura a’ nemici, e questo per schifare le loro insidie. Scrive Filostrato, che essendo ricercato Apollonio Tianeo dal re di Babilonia, in qual maniera potesse regnare con sicurezza, rispondeva: — Se tu onorerai molti, e a pochi crederai; — e veramente è cosí: conciosia che per il piú quelli che negociano con principi sono cupi, astuti, ingannatori; e perciò diceva Archita tarentino, che siccome non si trova pesce senza spine, cosí è difficil cosa trovar uomo, che non abbi qualche cosa dello spinoso e del fraudolente. Bisogna però che ancora nella diffidenza vi sia modo e misura, perché, molto ben diceva Seneca, il creder a tutti e a nissuno, l’uno e l’altro è vizio.


Cap. XIV — Della ragion di stato dipendente dalla giustizia del principe verso i suoi sudditi.

Cap. XV — Niuna cosa piú conservar uno stato, che il mantenere la giustizia tra’ sudditi.

Cap. XVI — Il principe e per se stesso e per mezzo de’ buoni ministri dover amministrare giustizia.

Cap. XVII — Della prudenza politica regia.

Cap. XVIII — Massime di prudenza politica regia tolte da Aristotele. Cap. XIX — Precetti politici della prudenza regia tolti da altri scrittori. Cap. XX — Quanta cura devono avere i prencipi in non offendere i sudditi (avvisi dell’Ammirato).

Cap. XXI — Altri ricordi appartenenti alla prudenza politica regia, cavati da altri moderni e dal Bolero.