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nota 303


V

A. G. BRIGNOLE SALE

Di Anton Giulio Brignole Sale, uno dei piú illustri patrizi e letterati del Seicento genovese, si son dati fino a pochi anni fa dagli storici giudizi scarsi e superficiali, corrispondenti a una non meno povera conoscenza della vita e dell’opera sua1. Né, a dir vero, l’erudizione del Sei e del Settecento si era occupata molto di questo curioso poligrafo, in apparenza affogato e affogabile nei bassi pantani del barocchismo2. Ma neppure una diligente, se non proprio compiuta, monografia intorno a lui e a’ suoi tempi, venuta in luce nel 19143, poté scuotere un’indifferenza critica che sembrava ben maturata, cosí da persistere anche attraverso la revisione e rivalutazione di quel secolo che si è venuta facendo in questi ultimi decenni, ma che per la cultura ligure è in gran

  1. Vedasi a questo riguardo A. G. Barrili, Un tuffo nel Seicento, in «N. Ant.», 1° settembre 1896, vol. LXV, p. 57 sgg.; A. Belloni, Il Seicento2 (Milano, F. Vallardi, 1929), pp. 88-89; e A. Golinelli, Glorie liguri (Genova, 1894), p. 13. — Giuseppe Ferrari nella bibliografia del Corso sugli scrittori politici italiani lo cita come A. Brugnoli Sales (Tacito abburattato, Genova, 1671); e così pure, evidentemente sulle sue orme, il Toffanin, op . cit., p. 191 n.: «Non ricordo neppure fra le opere antitacitiane il Tacito abburattato (Genova, 1671) del Brugnoli Sales, perché l’antitacitismo di questo si riferisce piuttosto a questioni di forma (?!) con cavillositá secentesca».
  2. Alcune memorie delle virtú del p. A. G. B. S. genovese, della C. di G. raccolte dal p. Gio. Maria Visconte (Milano, Ludovico Monza, 1666), tradotte in latino (Brevis Synopsis vitae ac virtutum etc.) da p. F. l’Hermite (Antverpiae, C. Woons, 1671); R. Soprani, Li Scrittori della Liguria, e particolarmente della marittima (Genova, 1667), p. 42 sgg.; M. Giustiniani, Gli Scrittori liguri (Roma, 1667), I, p. 92 sgg.; A. Aprosio, La Biblioteca Aprosiana, passatempo autunnale di Cornelio Aspasio Antivigilmi (Bologna, 1673), p. 491 sgg.; Oldoini, Athenaeum Ligusticum (Perugia, 1680), p. 54 sgg.; F. Meninni, Ritratto del sonetto e della canzone, discorsi (Napoli, 1677), p. 135 sgg.; Menologio di pie memorie d’alcuni religiosi della C. di G. raccolte dal p. G. A. Patrignani (Venezia, 1730), I, 141 sgg.; G. M. Crescimbeni, Contentarii intorno alla storia della volgar poesia (Venezia, 1730, IV, 155; F. S. Quadrio, Della storia e della ragione d’ogni poesia (Milano, 1741), II, 308 e 673, III, 365 e 377, V, 104, 354 e 467, VI, 178, VII, 31; Mazzuchelli, Gli Scrittori d’Italia, vol. II, parte IV (Brescia, 1743) pp. 2098-2101: notizie, tutte, da vagliare molto attentamente, perché spesso inesatte o infondate.
  3. M. De Marinis, Anton Giulio Brignole Sale e i suoi tempi (Studi e ricerche sulla prima metá del Seicento); Genova, libr. ed. Apuana, 1914; pp. xxiii-362; 16°; con pref. di Alfredo Galletti.