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218 anton giulio brignole sale


veritá. Il mutarsi facilmente da uno stato in altro, non è segno che non ben si governasse nel primiero quei che si muta. Non è egli retto maestrevolmente bel ginnetto, allor che sul suo dorso vola il cavaliere a far con la carriera prova grande in picciol cerchio della ruota della Fortuna? E pure un ben leggiero intoppo lui col suo rettore spesso avvolti in fascio getta sossopra. Anzi la facilitade, onde rimane spenta la sedizione e tornano i soldati all’ubbidienza del lor duce, fortemente prova ch’ella ottimamente reggasi mentre che dura. Perciocché i soldati in essa sollevandosi contro il lor duce, posti sono in un violento stato, essendo il naturale loro di star cheti e di buon grado sotto l’ubbidienza del capitano. Or egli è ben vero, che le cose in un violento stato lungamente durar non ponno, ma non è giá vero, che non possan per quel tempo, che vi durano, assai meglio reggersi da quel, che nello stato loro naturale mai non sarebbono. Nasce ciò da quell’istinto, ch’è incalmato in ogni cosa, di desiderare il proprio conservamento. Onde da’ pericoli maggiori, maggiore anche risvegliandosi la guardia nel pericolante, quindi avviene, che il violento stato, armando le sue forze contro l’esser della cosa, è cagione ch’ella per la sua salvezza ponga piú efficacemente in reggersi l’opra e ’l consiglio. Cosí nell’acqua, che non è sua naturale sfera, altri governa piede e braccia con piú fina regola di movimento, quando ei nuota, ch’ei non fa lunghesso l’acqua, quando ei passeggia. Cosí il funambolo quando egli balla sulla fune, libra se medesimo perfettamente, acciò né l’occhio, né la mano, né le membra tutte varchino un sol punto fuor del bilico; ma poi sceso sopra il suolo forma a caso, e senza esame alcuno, il passo. E pur né l’un né l’altro ponno dimorare in aria e in acqua lungamente, sí come in terra.

Ma mentr’io consento, che la sedizione è breve, troppo mal conseguirei quel titolo di veritiere, ch’è mio scopo, s’io soverchiamente nel trattarne mi dilungassi. Sta la veritá della scrittura in conformarsi alla natura della cosa, di cui si scrive. Perciò mi taccio.