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la sua solitudine, lasciò le stanze ed errò incerto lungo le vie della città, tentando di fuggire l’immagine che tanto lo infestava. Non pose più veruna cura nell’abbigliarsi, e vagava offrendosi sena riserva agli ardori del mezzogiorno ed alle rugiade della notte, per cui le sue sembianze si alterarono in guisa che più non era riconoscibile. Ne’ primi tempi di questa vita errabonda egli rendeasi alla propria famiglia al cominciare della notte; ma in progresso isdrajavasi sul nudo terreno, e dormiva ovunque sorprendevalo il sonno. Sua sorella ansiosa della di lui salvezza, incaricò varie persone a seguire i suoi passi; ma ei seppe deludere la vigilanza de’ suoi custodi, ed involarsi come un fantasma dai loro sguardi. La sua condotta però cangiossi subitaneamente. Colpito dall’idea che nel tempo di sua assenza lasciava i suoi più intimi amici in preda ai poteri di un demonio, di cui ignoravano l’esistenza, si decise di rientrare in società, onde sorvegliarlo da presso e rivelarne la natura a tutti coloro, che più intimamente s’intrattenevano con lui. Ma allorquando s’introduceva in un circolo, i suoi sguardi tetri e sospettosi rivelavano gl’intimi suoi terrori