alla corte, quindi il concorso fu numerosissimo, e tutti coloro ch’erano ansiosi di bearsi d’un sorriso del monarca vi si affrettarono. Aubrey pure v’intervenne in compagnia di sua sorella, e mentre stavasi solo in un angolo della sala indifferente a tutti gli oggetti che l’attorniavano, e commosso dalla rimembranza che in questo istesso luogo gli fu presentato per la prima volta Lord Rutwen, sentissi afferrare il braccio e risuonare all’orecchio una voce troppo bene da lui conosciuta che disse: Ricordati del tuo giuramento... Ebbe appena bastante coraggio per volgersi addietro, temendo di scorgere alle spalle uno spettro minaccioso allorchè discuoprì a breve distanza l’istessa fisonomia che al suo primo ingresso in società tanto aveva commosso la sua immaginazione. A tal vista ei rimase esterrefatto in guisa che le sue membra tremanti quasi ricusavano di sostenere l’usato peso, onde fu obbligato a farsi sostegno del braccio d’un amico, e tentando subito di aprirsi una via tra la folla, si lanciò nella carozza e si ricondusse al suo palagio. Ivi giunto cominciò a misurare la stanza con passo incerto e frettoloso, stringendosi il capo con ambe le