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strappata per sempre al cuore della più tenera madre. Nell’appressarsi alla città i dogliosi lamenti che uscivano da quella funebre comitiva, annunziarono ai miseri genitori la tremenda catastrofe. Nessuna potrebbe immaginare, nè descrivere il cordoglio che provarono allorchè furono certi del loro infortunio. Essi fissarono a lungo i disperati sguardi ora sul cadavere della figlia, ora sul sembiante d’Aubrey; nessun conforto potè attenuare le loro angoscie, ed essi soggiacquero vittime del dolore.

Aubrey essendo posto a letto fu assalito da una febbre violentissima, che sovente il rendeva deliro. In questo stato per una inesplicabile associazione d’idee ei ripetea sovente il nome di Lord Rutwen e di Jante, e fu udito più fiate supplicare il suo compagno che volesse risparmiargli l’amata fanciulla: altre volte scagliava le più terribili imprecazioni sul di lui capo, maledicendolo come autore del di lei eccidio.

In quel torno accadde che Lord Rutwen arrivò in Atene condotto da ignote cagioni, ed appena conobbe la condizione di Aubrey, si recò ad abitare nell’istesso soggiorno, e divenne il suo più assiduo con-