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forza sovrumana. Deciso però di vendere al più alto prezzo la propria vita, si difese animosamente, ma tutti i suoi sforzi furono vani: egli fu sollevato da terra, e rovesciato al suolo da una potenza irresistibile. Il suo nemico avventossi quindi su lui premendogli con le ginocchia il petto; gli afferrò il collo con ambe le mani; ma sorpreso dallo splendore di molte fiaccole che penetrava per gli spiragli che servivano a dare accesso alla luce nella capanna, si lanciò verso la porta, e ben tosto cessò lo stormire delle frondi ch’egli scosse nella violenta sua fuga. L’uragano svanì, ed Aubrey reso immobile dal terrore, fu inteso da coloro che rimaneansi fuori della capanna. Com’essi entrarono, la luce dei doppieri illuminò le pareti d’argilla, ed il tetto ricoperto di paglia, da cui pendevano larghi fiocchi di caligine. Aubrey li supplicò a recarsi subito in traccia di colei che coi più disperati lamenti avealo chiamato a sua difesa, e rimase di nuovo solo nelle tenebre. Ma chi potrebbe esprimere l’orrore che provò al loro ritorno, scorgendoli trasportare immobili e ricoperte del pallore della morte l’eteree sembianze dell’amabil sua guida! Chiuse gli occhi, lusingandosi questa non