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gliere, e poichè la fanciulla era divenuta muta, co’ gesti, perchè colla voce non potea, mostrò il dolore e la cagione di esso. E fattasi una gran riunione di uomini, la condussero all’altare del santo che ella aveva offeso, e fatto il voto, le caddero fuso e conocchia dalle mani e riebbe la voce.” Ciò mi disse era avvenuto nella sua parrocchia, e l’affermava con tanto calore, che io, per quanto non lo volessi credere, dovetti mostrare di dargli qualche fede.


XCIX

Storia piacevole di un vecchio che

portava sulle spalle l’asino.


Si diceva un giorno fra i segretari del Papa, che coloro che cedono all’opinione del volgo sono soggetti alla più deplorevole servitù, perchè non è mai possibile, essendo tanto vari i pareri, piacere a tutti che su diverse cose pensano diversamente. E a questo proposito, uno de’ presenti narrò la seguente storia, ch’ei diceva d’aver vista scritta e dipinta in Germania.

Disse che vi fu un vecchio, che col figlio giovinetto si spingeano innanzi un asino senza soma, che essi voleano vendere al mercato. Lungo la strada, alcuni che stavano lavorando ne’ campi, rimproverarono il vecchio perchè su quell’asino senza peso non montasse nè il padre nè il figlio, ma lo lasciassero andare in quel modo, mentre che uno per la vecchiaia, l’altro per la tenera età, abbisognavano di non affaticarsi. E il vecchio allora mise sull’asino il fanciullo e continuò il viaggio a piedi. Altri che li videro gridarono contro la stoltezza del vecchio, che aveva posto il ragazzo che era più forte sull’asino, ed egli, debole per l’età, li seguiva a piedi. E mutato di avviso, fe’ scendere il fanciullo e montò egli stesso sull’asino. Dopo un po’ di cammino, udì altri che gli facean colpa di star egli che era il padre