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quando gli amici suoi gli rimproveravano questa pigrizia e gli chiedevano che mai nel letto facesse, egli sorridendo rispondea: “Ascolto la contesa di due litiganti; al mattino quando mi sveglio son presso a me due figure di donna, la sollecitudine e la pigrizia: quella m’esorta ad alzarmi, a muovermi, a non passare il mio giorno nel letto; questa la riprende e mi consiglia a non muovermi, poichè fuori è freddo ed è migliore il calore del letto, e il corpo abbisogna di riposo, nè si può lavorare sempre. La prima ripete le sue ragioni; e così, poichè è lungo l’alterco fra loro e la disputa, io, giudice equo, non piego nè dall’una parte nè dall’altra, ascolto i contendenti, aspetto che si pongan d’accordo. Ed è così che m’alzo tardi, aspettando che sia composta la lite.”


IV

Di un Giudeo che si era persuaso di farsi cristiano.


Molti erano che esortavano un giudeo a farsi cristiano, ma egli non potea risolversi di staccarsi da’ suoi beni; e lo assicuravano che se e’ gli avesse dati a’ poveri, secondo la sentenza del Vangelo, che è verissima, avrebbe in cambio ricevuto il centuplo. Persuaso egli finalmente, si convertì alla fede e spartì i beni suoi fra poveri, malati e mendichi. Poi per circa un mese fu con molto onore ospitato e ricevuto da diversi cristiani e tutti lo accarezzavano e lo plaudivano per quel che aveva fatto. Egli intanto che viveva alla giornata, aspettava di giorno in giorno il centuplo che gli avean promesso, e poichè molti s’eran già stanchi di dargli a mangiare e gli ospiti si facean sempre più radi, così egli cadde in malattia e venne per questa in fin di vita, per un grande flusso di sangue. Disperava egli omai della vita, ed ancora della promessa del centuplo, quando un giorno, per desiderio di prender fiato, uscì