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176 indice
       non prese nè cibo nè bevanda |||
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Detto grazioso di un tale che aveva promesso di educare un asino |||
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Di un prete che non sapeva se l’Epifania era maschio o femmina |||
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Di un usuraio che finse di pentirsi e fece peggio |||
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Favola degli uccelletti che non parlavano rettamente |||
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Un tale si cinse il collo con varie catene e fu riputato più stolto |||
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Facezia di Ridolfo signor di Camerino contro un ambasciatore che inveì contro i Signori |||
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Di un porco che rovesciò un vaso d’olio in casa di un giudice |||
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Risposta faceta di un uomo calvo a due giovani |||
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Di “Messer perde il piato |||
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Di una canzone che piace agli osti |||
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Faceta risposta riguardo ad un uomo magro |||
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Faceta risposta di una donna che aveva il calamaio vuoto |||
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Risposta graziosa sulla scarsità degli amici di Dio |||
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Di un frate di Sant’Antonio, di un laico e di un lupo |||
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Meravigliosa compensazione fra penitente e confessore |||
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Detti argutissimi di due fanciulli fiorentini |||
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Confusione di un giovane che pisciò sulla tavola a pranzo |||
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Una donna fiorentina colta sul fatto ha un astuto consiglio |||
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Di un morto che era vivo e che portato al sepolcro parlò e fece ridere |||
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Di un sofisma |||
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Di un mugnaio che fu ingannato dalla moglie che gli diè a mangiar cinque uova |||
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Grazioso detto per negare la bellezza |||
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Risposta faceta ma poco onesta di una donna |||
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Osceno confronto coi denti che ciondolano |||
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Conclusione |||
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G. CARABBA, STAMP. IN LANCIANO