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Bella e fedele Andromaca,
onor di frigie nuore,
chi non lo sa? per Ettore
60arse di caldo amore.

Pur con ancelle estranie
spesso divise il letto,
né si sdegnò di porgere
a non suoi figli il petto.

65Forse parrá l’esempio

da* casi tuoi distante:
sposa a soffrir condannasi,
quel che non soffre amante.

Né tu, s’io sfugga insania,
70soffrir, mia vita, il dèi:

né tu dovrai dividere,
non ch’altro, i guardi miei.

Per Giove no (ch’ei ridesi
d’un amator spergiuro),
75per te, per l’ira insolita,

che sola io temo, il giuro.

Pur, benché tanto siami
lo sdegno tuo discaro,
mai non celarlo: ei piacemi
80piú d’un silenzio amaro.

Imperiosa vergine
al forte Ercole piacque;
n’ebbe l’ingrato annunzio
Deianira, e tacque.

85Quai frutti infausti uscissero

di gelosia secreta,
i doni e ’1 rogo il dicano,
ch’arse funesto in Etá.