Guidate da le Grazie
140d’ogni decenza altrici,
al retto, al ver preparano
le industri imitatrici
i cuor, che forma han sempre
da le sensibil tempre.
145Liba lo sguardo cupido
le imagini del bello;
varcan sentite a l’anima,
che se ne fa suggello
e idee ritesse e moti
150a volgar mente ignoti.
Conscie di sé, né immemori
di te, l’util palestre
te pur desian perpetuo,
o dittator bimestre:
155ma il desio non ha lode,
che al successor fa frode.
A Giove prole e a Temide,
Eunomia, Dice e Irene
partono incarchi e alternano
160veci ed onor, di bene
dispensiere a’ mortali
inegualmente uguali.