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54 angelo mazza


     60Tutti in giocondo fremito
dan plauso e voti al nume e a lui festeggiano,
e in vicendevol tremito
le ripercosse vòlte al nume echeggiano.

    Ma di Bacco in Lidii modi
65l’alte lodi
il gentil musico intona:
— Ecco ei viene il giovin dio,
vezzo e brio,
cinto d’indica corona.
     70Squillin trombe, il flauto echeggi,
romoreggi
cupo timpano proteso:
ecco il Dio; si mostra al tondo
rubicondo,
75volto e a l’occhio umid’acceso.
     Di vin pretto arrubinate
tazze aurate
largo a’ labbri offran tesoro;
dagli affanni pur col bere
80le guerriere
alme traggono ristoro.
     Grande in pace, grande in guerra,
grande in terra,
grande in ciel, grande in Averno,
85salve, o nume agenorèo,
semelèo,
o figliuol di Giove eterno.
     Tu ne’ regni ignoti al giorno
d’aureo corno
90discendesti il fianco armato:
al tuo piè Cerbero giacque
steso, e tacque
il tergemino latrato.