60Tutti in giocondo fremito
dan plauso e voti al nume e a lui festeggiano,
e in vicendevol tremito
le ripercosse vòlte al nume echeggiano.
Ma di Bacco in Lidii modi 65l’alte lodi
il gentil musico intona:
— Ecco ei viene il giovin dio,
vezzo e brio,
cinto d’indica corona. 70Squillin trombe, il flauto echeggi,
romoreggi
cupo timpano proteso:
ecco il Dio; si mostra al tondo
rubicondo, 75volto e a l’occhio umid’acceso.
Di vin pretto arrubinate
tazze aurate
largo a’ labbri offran tesoro;
dagli affanni pur col bere 80le guerriere
alme traggono ristoro.
Grande in pace, grande in guerra,
grande in terra,
grande in ciel, grande in Averno, 85salve, o nume agenorèo,
semelèo,
o figliuol di Giove eterno.
Tu ne’ regni ignoti al giorno
d’aureo corno 90discendesti il fianco armato:
al tuo piè Cerbero giacque
steso, e tacque
il tergemino latrato.