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46 | angelo mazza |
V
LA MELODIA
imitazione dall’inglese del mason.
O del piú limpid’etere
melodiosa figlia,
da le cui labbra piovono
diletto e maraviglia;
5da la cerulea vòlta,
che le tue note gemina,
il tuo trionfo ascolta.
A te ’l gentile orecchio
solo blandir non piace
10col susurrar di zefiro
o di ruscel fugace;
né sol gioisci allora
che i desti augei salutano
la rinascente aurora.
15Ché tu del mobil aere
ne’ tremiti ondeggianti
spieghi il tesor moltiplice
de’ modulati canti;
ove Letizia spira,
20Amor sorride e palpita,
e Voluttà sospira.
Per te s’ammorza il vindice
ardor d’irosi petti,
e il fero orgoglio appianasi
25de’ soverchianti affetti:
tu ne sopisci i mali,
onde sí duro è il vivere
a’ miseri mortali.