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i - poemetti | 31 |
II
INNI E ODI
I
L’AURA ARMONICA.
O graziosa e placida
aura che qui t’aggiri
e di fragranze eteree
soavemente spiri;
5o del piú vago zefiro
alidorata figlia,
o nata solo a movere
l’amatuntea conchiglia;
dimmi: onde vieni, e garrula
10perché d’intorno aleggi,
e di mia cetra eburnea
il tremolar vezzeggi?
Forse dal colle idalio
o da Pafo movesti?
15d’Ibla, d’Imetto i liquidi
soavi odor beesti,
per istillar ne l’animo
di giovine cantore
molli sensi che imparino
20a sospirar d’amore?