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Clemente Bondi
Corri, ma presto riedi al caro viso pag. 220
Deh ! volga il cielo a lieto augurio il nero» 240
Dono amico del ciel, mia cetra d’oro» 245
Egle, ah! di’, per pietá, che è quel ch’io sento» 218
Era la notte ornai giunta a quell’ora» ivi
Gozzi, mi sproni invano» 228
Mai disperar non debbono» 250
No il posseder, ma lo sperare alletta» 220
Non io del vago Ulisse il corso ondoso» 189
O d’Anglia nata su l’estreme rive» 219
O de’ verdi anni miei» 222
Oh, gran palagi d’allegrezze privi» 196
O tu, del giorno condottier celeste» 208
O tu, memoria, che i passati eventi» 221
Quel povero che langue» 250
Ricca di pregi, dal materno nido» 219
Sovra piccolo legno il Po fendea» 217
— Su via! — mi disse Alcon — dai molli versi * 231
Salomone Fiorentino
Destati dal profondo ove ti stai» 253
D’ogni dolor piú crudelmente acerba» 263
In mezzo a un’armonia che non s’accheta» 270
O, dell’estinta sposa anima viva» 260
Oh, insaziabil vorator degli anni» 267
Perché, non tócche, mormoran le corde» 256