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V. 145 sgg. — «te risplendente»: Flamand — «te di gemma, ecc.»: upupa o pipra rupicola : comunemente coq de 7’oche americano. Varie anitre e ardee; — «miracol novo», ecc.: ramphastus Aracari, detto comunemente «toucan» — colibrí : trochilus colibrí e t. minimus, detto «uccello mosca» .
vv. 162-4 — «l’ombra rompe»: fulgura lanternaria, da alcuni detta €acudiay> — «l’appiattata fera»: il delfino e il narval, considerati altra volta come pesci, sono però veri quadrupedi e mammiferi.
V. 172 — Raia torpedo e gymnotus electricus: anguilla tremante di Surinam.
V. 182 — Lesbia fu giá in Parigi. Come vi fosse accolta e pregiata dal Buffon e da altri sommi letterati, ne fanno testimonianza molti scritti e fra questi il recentissimo: Vita del bali Sagramoso, al libro secondo.
V. 183 sgg. — Accenna a varie specie di mostri : «rifiuto del delicato sesso»: ermafrodito, propriamente di nessun sesso. — «Strinse l’un contro l’altro»: Due gemelli mostruosi attaccati per lo petto. — «Senza capo e senza petto»: mostro d’agnello ben formato dal bellico in giú e totalmente mancante dalle due cavitá superiori, testa e torace, e dei relativi arti e visceri.
V. 206 sgg. — Vermi viscerali ; raccolta interessante ed unica di tal genere fatta dal celebre Goeze. — «Tal di lor», ecc.: tenia idatigena.
vv. 220-221 — Pazzia delle pecore, nata dalla larva dell’estro, spezie di mosca.
V. 2JI — Nati che siano i figli, il maschio li mette sul dorso della femmina in tante cellette che vi si trovano, finché il sole, maturandoli, li faccia di lá cadere.
^’ 233 — Squalo massimo e carcaria.
V. 2J7 — Sono nel museo di Pavia vertebra, costa e vescica di balena di stupenda grandezza.
VV. 244-45 — Il draco volans (piccola lucertola coi fianchi alati e senza veleno) e il coccodrillo.
V. 25J — «r idolo antico»: la troppa autoritá di Aristotele; — «Giove cinse di stelle»: i satelliti di Giove, detti da Galileo che li scopri, «stelle medicee». — «A corruttibil tempra»: accenna alle macchie del sole; e «l’immobil trono» al sistema copernicano assicurato dalle scoperte di Galileo.
V. 261 — Cavalieri padre Bonaventura [1598-1647J di Milano, autore della Geometria degli indivisibili.
w. 270-71 — La macchina pneumatica e lo schioppo pneumatico.
V. 285 sgg. — Herschell ha scoperto ultimamente il giro dell’anello di Saturno intorno al pianeta in dieci ore, come l’aveva presagito col calcolo mr. Laplace. — Ecclissi dei satelliti di Giove, utilissime a segnare le longitudini, anche dopo l’invenzione delle mostre marine di Harrison e di Mudge. ’