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di metterle sott’occhio quanto possa avere attrattive presso il suo spirito e presso il suo cuore.

V. IO — È notissimo come il Petrarca fosse caro ai Visconti, e come secoloro vivesse alcun tempo nel palagio di Pavia, il quale ancora sussiste sotto nome di Castello. Veggasi a questo proposito la tenera Canzone al Petrarca nella Raccolta in Tnorte del dxica di Belforte, pubblicata in Napoli due anni addietro.

V. 12. — Il chiaro marchese don Luigi Malaspina di Sannazzaro possiede il marmo sepolcrale d’un figliuolino d’una figlia del Petrarca, esistente giá nella chiesa di San Zeno, parrocchia del Petrarca quando era in Pavia, come lasciò scritto egli stesso in un codice di Virgilio. Essendo ultimamente stata soppressa questa chiesa, il marmo passò in mano del signor marchese. Sopra esso è scolpito il celebre epigramma:

Vix: mundi novus hospes iter vitaeque volantis attigeram tenero limina dura pede, ecc.

V. j6 — Donna Daria, contessa di Salasco, nata dei marchesi Belcredi.

V. 2j — Nell’anno 1772 fu dalla sovrana munificenza ristorata ed accresciuta l’universitá di Pavia; e da quel tempo andò salendo per chiari uomini, per celebri opere, per sussidi e monumenti scientifici, a quella fama che tutti sanno.

V. 34 «britanna lance»: equilibrio della forza centrifuga e centripeta, trovato per tutto il cielo col calcolo di Newton.

V. 64 «crisoliti»: varie eleganti cristallizzazioni del ferro.

vv. 76-90 «della porpora ministro»: rmirex, conchiglia dalla quale gli antichi traevano la porpora — «e vinse»: ostrica, malleus, assai rara e di gran prezzo — «carcere e nido», ecc.: pholas dactylus ed altre. Mytilus lithofagus — «scrisse»: Venus litterata — «l’arcana musica»: chiocciola — «voluta musica» : «buccina» , buccinum o niurex tritonis — «macigno»: petrificazioni, ittioliti o pesci impietriti.

V. 98 «il nautilo»: chiocciola: argonauta o nautilus, cui appartengono i petrefatti detti «corni d’Ammone», comunissimi in varie province; benché si ignorino ancora nei mari le circostanze del luogo e della vita di essa chiocciola. Si è seguita per la poesia l’opinione di alcuni naturalisti.

V. 116 — Molti pesci però del Bolca vengono oggi riconosciuti da taluni propri anche dei nostri mari. Veggasi la lettera del signor abate Testa sui fossili del monte Bolca, uscita in quest’anno [1793].

V. 118 — Gerolamo Pompei, letterato chiarissimo amico e maestro di Lesbia, morto nel 1788, e pianto dalla medesima con una soave elegia.

V. 119 sgg. — Petrefatti d’elefanti, che incontransi presso il Po e il Tesino. Sa ognuno il viaggio di Annibale. Ancor qui la poesia ha scelto fra le opinioni de’ naturalisti quella che piú le tornava in acconcio.

V. IJ9 — Tempio d’ Iside e teatro vicino, scoperti in Pompeia e che oggi si ammirano nel real museo di Portici.