Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
85Cosi splenda per te sorte ognor lieta»
cosi un dio tutelar del comun bene
per vie di gloria piene
guidi i tuoi giorni alla nestorea mèta,
che a te obbligata sembra 90con la caparra dell’erculee membra.
E quando io cener sia, se queste carte svolgendo alcun de’ pronepoti tui chiegga: — Chi fu costui che il venosino indomito e dell’arte 95maggior forzò talora
in non sue vesti a parer bello ancora? —
Tu a lui rispondi : — A cancellar la nota d’un cittadin poetico delitto l’opra egli imprese, e scritto 100ciò sol lasciò, sua musa amando ignota. Non cerchiam dov’ei giace: grati al suo patrio amor preghiamgli pace. </poem>