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25Ed ivi, del frugale

banchetto onor, fra i semplici don di Vertunno e Pale, molte sfidando ardita che altronde ebber la vita, 30suo collo ornato d’edera

ostenterá bottiglia di Casalgrande figlia;

nata allor che tu in riva stavi al festoso Sequana, 35e a te sonar s’udiva,

raro a stranier concessa lode, ma prima espressa con piú sicuro oracolo dalla cittá, cui diéro 40eterno l’arti impero.

Soave a te pur fia tra due seder, che illustrano questa tua patria e mia: uno dá norme ai detti 45per movere gli affetti,

uno di dotte pagine serva tesor patente a far ricca ogni mente:

e, s’opra è di gran pondo 50da alunne piante elicere

frutti di stil facondo; s’arduo è notar li fonti del saver tutti, e pronti poterli altrui dischiudere, 55tu ’l sai, tu fra’ primieri

in ambo i magisteri. </poem>