Pagina:Poeti minori del Settecento I.djvu/287

l

ALLA SANITÀ.

Dea che, in volar per l’etere
coronata di rose,
spandi vapor vivifico
su le animate cose,
5e la scemante lena

in lor rintegri, o dissipi
d’atro mal or la pena;

a te de’ numi l’unico
in ogni terra noto,10 a te si slancia fervido

di quanto vive il voto;
e l’uom, che in gioia insana
presente ti dimentica,
t’invoca poi lontana.
15A tue promesse creduli,

vaghi de’ tuoi portenti,
sentier di giorni labile
trascorrono i viventi,
mentre da amica sorte
20loro celato appressano

cieco destin di morte:

e a l’urto irresistibile
del bisogno fecondo,
ferve in perpetuo fomite
25e rigermoglia il mondo

in seno a te, cui tolto
nel nulla, ond’ebbe origine,
ricaderia disciolto.