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e in mezzo a una tempesta furibonda
cotanta oscuritá lo sguardo accieca,
ch’altri non può trovar dove s’asconda.
70Turba di mostri spaventosa e cieca
muove nel buio danza forsennata,
e stragi e morti e in un rapine reca.
Chi fugge dalla casa abbandonata,
ad ogni passo nei cammin s’arresta,
75si volge indietro sospiroso e guata.
Il Fanatismo dalla negra cresta
forbisce il ferro con quella che indossa
di Religione insanguinata vesta;
e a lei che trema, e per vergogna è rossa,
80del mostro, che snudolla e che gavazza,
l’impeto ad arrestar manca la possa.
Crudeltá doppia i colpi, e a chi stramazza
strappa dal seno il cuor fumante e guasto,
e dentro il preme alla nefanda tazza.
85Di quell’umor nel rapido contrasto
pria coir immondo labbro un sorso sugge,
e addenta poi lo scellerato pasto.
La Barbarie alla fiamma, che lo strugge,
d’un pie respinge, allora dismembrato
90corpo, che guizza e dalla pira fugge.
Nella sozza cloaca, ov’è gittate
il figlio in brani, un genitor si lorda
la man pietosa tra’ 1 fetente strato.
Oh giustizia di Dio, e ancor sei sorda
95di tante anime grame ed innocenti
al grido orrendo che le sfere assorda?
Se l’opre disumane e vedi e senti,
fuoco divorator perché non fiocca
dell’ira tua dai calici bollenti?
100Ma vendetta del ciel sempre non scocca
retro la colpa; e, se piú tarda sorge,
fassi tremenda piú, perché trabocca.