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Tutto l’orbe è armonia: l’Olimpo è cetra,
che del fabbro divin le lodi suona:
cetra è ’l fiammante viaggiator dell’etra
co’ vari mondi che gli fan corona.
Cetera è l’oceán, se poggia e arretra,
e scogli e spechi, alto mugghiando, introna:
cetera è l’aer, che dal foco impetra
voce or d’austro or di borea, e in fulmin tuona.
E quanto guizza, ormeggia e va su l’ale
plaude alla man che lo nutrica e bea:
notte ne parla al dí che smonta e sale.
E l’uom, sembianza dell’eterna Idea,
sovran dell’universo, alma immortale,
la tua gloria, o Signor, tacer potea?