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1872-1880 67


O patria! o casa piena di bisbigli
e d’ombre rosee! In faccia
lieti le stanno i sicomori e i tigli
140e il gelsomin l’abbraccia;

oh! le aurate fantasime di gloria
cadono, nebbie vane;
s’io ne vedo apparir nella memoria
144le verdi persïane,

se tra que’ bossi accorra a me, la fiamma
della sorpresa in viso
e della gioia... Quai lagrime, o mamma,
148t’innondano il sorriso!

Come somiglia la tua gioia al pianto
di noi; come alla morte
il tuo pallore! Della casa intanto
152non stridono le porte;

non s’apre ogni finestra con giocondo
émpito di battenti,
non vedo a ognuna comparire un biondo
156capo che a me s’avventi

augurando. Addio patria! Sulla muta
landa, improvviso romba
uno stormo che migra e che saluta
160con un clangor di tromba.