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1872-1880 | 57 |
a severino ferrari
Se’ tu dunque arrivato in Broceglianda
nel caffè de li Servi, o nel divino
pian della Zena, al garrulo Alberino
4dove regna, conversa in rana, Urganda?
Tra gli alberi ogni macero tramanda
un odore d’assai dolce bottino,
quasi che, per incanto o per destino,
8il gracchiare in profumo si rispanda.
Nel caffè ’l mago lento al ritmo cede
de’ tuoi versi: egli ha i baffi agili in arco,
11cupo geme, ed il pio sigaro aspira.
A quando a quando batte arguto il piede
e fa strano del capo a’ diti incarco:
poi trae di tasca una lunata lira:
15chiama il servo e sospira;
ma se i tre soldi metti fuori tu
17tesse una danza di caldea virtù.