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28 poesie varie



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     20L’uomo è in mare. Durissima battaglia
sin da fanciullo, ei marinar, combatte
con la fortuna. Ei deve uscire, andare,
piova pur, tuoni pur, chè i suoi piccini
hanno fame. Di sera egli s’imbarca
25quando l’acqua sormonta un po’ lo scalo,
e solo è della sua barca al governo.
La donna resta, e vecchie tele cuce,
e rassetta le reti, e appresta gli ami,
pur sorvegliando al focolar la zuppa
30di pesce, e appena i bimbi han preso sonno,
pregando Dio. Lui, solo, erra frattanto
sbalzato e urtato dal continuo fiotto:
sol, l’abisso e le tenebre viaggia.
Dura fatica! Tutto è nero; tutto
35è freddo, gelato, nulla che splenda.
Il posto buono per la pesca, il luogo
mobile oscuro ove s’accoglie il pesce,
nei frangenti, tra pazze onde che s’urtano,
nell’infinito dell’oceano, è un punto
40grande due volte quella stanza appena.
Or la notte, in decembre, tra la bruma
e i marosi, ne va, di maestria
e di pazienza, a calcolare il vento
e la marea, timoneggiar sicuri
45per rincontrar quel punto in quel deserto.
Strisciano lungo i fianchi orride l’onde
come verdi serpenti, e il cupo vortice