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18 poesie varie

Ditemi, i morti infradician sotterra,
20o qualche cosa n’evapora al ciel?
               O tu, che or mo’ fra queste piante erravi,
               che polve or sei fra quattro assi d’abete,
               sei tu pur giunto a le contrade liete
               24a cui penosamente sospiravi?

Ower, mio forte amico, ora è destino
che putre fango e cenere sii tu?...
Chi sa dov’or si trovi il pellegrino
28che s’è partito e non ritorna più!
               Eppur ti vidi pensator poggiare
               su l’ippogrifo tuo stellante al cielo,
               e a rote larghe tra di nubi un velo,
               32vanir come vascello in alto mare.

1875.