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174 | poesie varie |
quindi moveva con un pie’ la ruota:
girava il disco, e sopra lui la palla
prendeva forma dalle industri dita,
ch’egli tuffava ad or ad or nell’acqua.
185Ed ecco il vaso che facea sè stesso
mirabilmente, e s’incavava in prima,
profondo, in cerchio, e poi rapido e molle
cresceva intorno al vortice suo vuoto.
Crescea boccale pel razzente vino,
190crescea per l’acqua pura anfora pura,
pentola cupa cara alla massaia,
testo di fiori alla sua figlia caro.
Tumido o sdutto, flessuoso o dritto,
con larga bocca o sottil collo, il vaso
195da sè sbocciava, rorido, ad un tratto,
dalla sua tonda boccia.
E Brigo vide, nè però con astio,
Trigo pôr mano, emulo agreste, all’arte
del suo vicino, e finger vasi anch’esso.
200Chè l’ortolano non premea gli arbusti
nella lor buona puerizia ignuda,
posta a lor guida un’alta canna isnella:
diritti, sì, ma che la terra e il cielo
godesse ognuno senza alcun pensiero.
205Ma poi lasciava, con l’età, sol, quanto
di barbe in terra, tanto in ciel di rami;
e lor tondea l’adolescente chioma.
Molto egli oprava intorno al calcio, in mezzo