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i due vicini 171

Ma si arrestava ai trivi ai ponti ai borghi,
volgendo le due lunghe ombre del capo,
se mai sentisse zoccolar di donne;
100per ch’ei giungeva così bello e vario!
così squillante! ed opportuno a tutti.
Avea per questa il cavolo, il laveggio
avea per quella. Avea per gli uni erbuccie
e l’aglio a spicchi e la cipolla a doppi;
105per gli altri avea la teglia che alle nocche
sonava come una campana a festa.
Rado era chi non gli prendesse almeno
un vaso per garofani od un mazzo
               di ravanelli rossi.


vi


110Viveano dunque i due vicini in pace,
contenti, ognuno nella sua capanna.
E qualche volta s’indugiò sull’alba
la stella bella, due laggiù vedendo
da buoni amici zappettare un orto.
115Ed altre volte quella stessa a sera
sbocciò più presto ad ammirar là basso,
in quel cantuccio, due vasai d’accordo.
Poichè nel tempo delle più faccende
correa ciascuno dalle sue minori:
120sì che il vasaio si togliea dal banco
allor che l’altro al crescere del giorno
con una foglia proteggea dal sole
le sue piantine; e l’ortolano il solco
lasciava, e col pennato alla cintura