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134 | poesie varie |
E sulla sponda, grave
Roma ci parla: O figli,
da quali ignoti esigli
20venite a me per nave?
qual tanto amor v’adduce
sopra quel lieve legno
qui dov’ha seggio il Duce,
24qui dove il Veltro ha regno?
Se fu dall’Alpe scisso,
Roma, il natìo Peloro,
questo vasel canoro
28varca ver te l’abisso!
Ne adduce a te chi fioco,
Roma, non è per morte.
Veniamo alle tue porte
32dall’Isola del fuoco.
Messina, 14 marzo 1900.