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108 | poesie varie |
IL PRINCIPINO
Principe Rosso, giovinetto Sire,
che mostri d’un pensoso arabo gli occhi,
cui dorïese vergine i ginocchi
4abbracciò, toccò il mento e domò l’ire:
te vedess’io sopra il ginnetto uscire
alla campagna in mezzo a lance e stocchi,
e i paggi in gaio vortice, coi tòcchi
8piumati, sulla tua traccia garrire,
coi falchi al pugno! Nè vorrei, quest’io
essere intanto pedagogo austero,
11su lenta mula, in lunga imbelle veste;
non barbuta tra l’ampio scalpitìo
dello stuol; non aereo torriero:
14sì, tuo rubello nelle tue foreste.
Livorno, 1890.