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102 | poesie varie |
CANTO DELL’USIGNUOLO
Non l’usignuolo (il vago tempo andato!)
più chiama Iti Iti, e solo a sè risponde,
tacendo fiori fronde erbe ombre aure onde;
ma così dice in suo parlare ornato,
di tra l’ispide scope e le dimesse
marruche: se la vite non mettesse;
se il vilucchio non s’avvolgesse;
se la formica non avesse il c...,
dormirei più sicuro, più sicuro.
Livorno, 1890.