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1882-1895 | 89 |
Un ronzìo d’api, lievi frulli d’ale
odo, e sussurro di ruscel corrente
15nel meriggio tranquillo e rilucente.
Volge il mio cuore a te, fata piacente;
e so che un bel sorriso gli risponde
18di là, tra il verde delle nuove fronde.
*
E le rondini zillano alle gronde
di qua, di là, vertiginosamente:
21anche noi si cinguetta al sol cadente.
Al sol, che ne’ tuoi puri occhi s’infonde,
luce sottentra, che nel ciel d’opale
24sparge un immenso biancheggiar nivale.
Chi nel cielo, cui corre il maestrale,
il lento oblìo, l’opaca notte arresta?
27Canta l’inconsapevole foresta.
*
Or che notturna infuria la tempesta,
felice ascolto l’equinozïale
30pioggia strosciare, assidua, lenta, eguale: