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82 | poesie varie |
MASSA
Siede Massa tra lucida verzura
d’aranci, a specchio del tirreno mare;
vedi tagliente dietro lei spiccare
4come un zaffiro immenso la Tambura:
verdeggiante e declive in una pura
chiarità d’alba il Belveder t’appare;
sola, in disparte sembra minacciare
8nubi passanti la Brugiana oscura.
Mi sveglia il canto delle capinere
tra le magnolie, e m’assopisce un lento
11ronzìo di ruote e romba di gualchiere.
Come bimbo cullato io m’addormento;
e allor fugge, allor vola il mio pensiere,
14ed in Romagna accanto a voi mi sento.
Massa, 1885.