Spirto gentil, che infra i Beati assiso,
D’immortal gloria ti circondi e fasci,
E Dio scorgi, e di ben certo ti pasci, 4Là ’ve mai non alterna il pianto, e ’l riso;
Se morte ha quinci il corpo tuo diviso,
E non già il cor, che qui fra noi pur lasci,
Dal cielo, ove più bello ognor rinasci, 8Deh rivolgi qua giù pietoso il viso.
E mira, qual di duol nembo angoscioso
M’opprima, or che di te privo io rimango, 11Altrui vile, ed a me grave e nojoso.
E se nel tuo gioir m’affliggo et ango,
Ciò non turbi, o Beato, il tuo riposo; 14Che non la tua, ma la mia sorte io piango.