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per la signora

contessa stella de’ medici



Costei, che già solea splender sì bella,
Che di sue luci al foco arse le piume
Amor, mentre in quel vivo ardente lume
4Volle accender talor la sua facella;

     Da cruda febbre oppressa or langue, ond’ella
A poco a poco vien che si consume,
Qual giù cadendo ne le salse spume,
8Suol dileguarsi rugiadosa stella.

     Pur non si fidi alcun tanto in sè stesso,
Se meno in vista appar lieta e gioconda,
11Che troppo ardisca rimirarla appresso.

     Non è men vivo, perchè si nasconda
Ne la cener sopito il foco, e spesso
14Poca favilla gran fiamma seconda.