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per la stessa





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Pur giunse alfin quella beata aurora,
Che con sì ardenti brame al ciel chiedesti:
Già son gli augelli a salutarla desti,
4Mentre il capo di rose ella s’infiora.

Ecco, esce ornai del ricco albergo fuora
Colei, per cui sospir tanti traesti;
E a te girando i dolci sguardi onesti,
8Il bel viso gentil d’ostro colora.

Ivi scorger tu puoi, se ben lo miri,
Fartisi incontro l’alma, desiosa
11Di render paghi i tuoi casti desiri.

E già de’ tuoi martir fatta pietosa,
Su I’ale di duo fervidi sospiri
14Scioglie indi il volo, e nel tuo cor si posa