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SOPRA L'AMICIZIA





Poscia che Iddio la creatura bella,
Ove spirando la sua imago ha impressa,
Formò col cenno, si rivolse ad essa,
4Qual suole il fabbro a l’opra sua novella;

     E lei mirando sen compiacque, e in ella
Pose amor, che la fa cara a sè stessa;
Onde fugge dal male, e al ben s’appressa,
8Al ben che la rintegra e rinnovella.

     Nè di cotale amor vuole mercede,
Perchè è natura; e poi che a lui s’unio,
11Solo a quel mira, e più oltre non vede.

     Ben parle aver talora altro disio;
E sè pur ama, ed altri amar si crede,
14Come colui che si specchiò nel rio.