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10Qua e là sdrucciolon ci vibravamo
Ridendo e punzecchiandoci e luttando,
E sul ghiaccio cadendo, e (bozzoluta
Indi spesso la fronte o insanguinata)
Tornando a casa lieti e tracotanti.
15Allora il padre suo, se all’un di noi
Vedea della caduta in fronte il segno,
Chiedevagli: « Hai tu pianto? » Ed il ferito
Gridava: « No ». Ed a tal risposta il vecchio
Lo prendea fra le braccia e lo baciava,
20L’amor lodando de’ perigli e il gaio
Scherno d’un mal, che sol le carni impiaga,
E nulla può sull’anima del forte.
Un dì, com’or, fioccava a larghe falde
Di dicembre la neve, ed ambo agli occhi
25De’ parenti sottrattici e de’ servi,
Discendemmo; ciascun nostra pendice,
E ai cari ghiacci convenimmo. Assai
Sdrucciolammo e ruzzammo, e le condense
Pallottole durissime a diversa
30Meta lontana, in alto o pe’ dirupi,
Scagliammo a gara, acute urla di gioia
Ripercosse da acuti echi levando.
Men da stanchezza mossi che da fame
Ci abbracciamo, e ciascun monta i suoi greppi