Afflitta anima sua; ma le apparenze
Trionfaron più orrende e più secure. 375Indi egli irato invìa turba di sgherri
All’italo paese, onde sia tratto
Carico di catene il formidato,
Duce a Bamberga.
L’innocente duce
Stanza a que’ giorni avea in Milan. Posava 380Una notte, ed in sogno a lui s’affaccia
Lo stuol de’ cari, in varia guerra estinti,
Fratelli suoi, col vecchio padre; e il padre
« Fuggi, gridava, sei tradito! » E gli altri
Con affanno e singhiozzi ad una voce 385Ripetean: « Fuggi, fuggi! »
Ei si risveglia,
E per quell’alme prega, e s’addormenta
Un’altra volta. E in sogno ecco apparirgli
Il magno Otton primiero ed Adelaide,
Non cinta ancor di monacali bende, 390Ma il serto imperïal sopra la fronte.
Meste eran lor sembianze, ed a lui; « Fuggi,
Fuggi, dicean, del figlio nostro l’ira!
Ira per te sarìa mortal! »
Si desta
Il nobil duce, e per quell’alme prega,