Pagina:Poesie inedite di Silvio Pellico II.djvu/219


( 217 )

Tuo più giocondo riso, e prosperato
Sia nel dominio e nella prole, e cessi
2130A lui d’intorno ogni fraterna guerra!
     Modestia e gratitudine e contento
E maraviglia e amor davano agli occhi
Della vergin bellissima un novello
Indicibile incanto, onde il fedele
2135Suo cavalier gioiva inebbrïato.
     Scorge i lor voti il padre, e prende e unisce
Le destre loro. Un grido alza di gioia
Il felice Eleardo, e la tremante
Fanciulla irrompe in lagrime soavi,
2140Benedicendo la celeste aïta
Che i lunghi affanni in tanto gaudio volse.
     Di Saluzzo la rocca indi a tre giorni
Spalancar si dovette. Uscì Manfredo
Con pochi suoi compagni ed esularo;
2145E in sua paterna sede il buon Tommaso,
Se non durevol pace, almen godette
Signorìa da virtudi alte illustrata,
E alle rovine di Saluzzo orrende
Nuovi successer tetti e nuovi prodi.