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E stoltezza apportato. Ad uno ad uno
Da noi si dipartìano i prodi amici:
Pochi omai siamo ed esecrati, e all’orlo
1645Dell’estrema ignominia!
                                                 — Oh sciagurate
Voci! oh misero padre! I vaticinii
Ecco d’Ugo avverati! Il reo vessillo
Lascia tu dunque di Manfredo: accetta
Di Tommaso la grazia!
                                             — È tardi, o figlia!
1650Errò Manfredo, ma infelice il veggo:
Mai da prence infelice non si scosta
Fuorchè il vigliacco!
                                       — Oh padre amato, pensa . . .
— Che vigliacco non son, che con Manfredo
Debbo cader.
                            — Mai di vigliacco taccia
1655Ad Eleardo non darassi.
                                                 — Ei corse
Quando da noi si svincolò, a bandiera
D’un prence espulso: audace era il partito,
Ma generoso. Non così oggi fora,
Correndo a sir cui la fortuna arride.
1660Cessa il tuo supplicar, cessa il tuo pianto:
Dimane si combatte, e se non opra