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Della nepote abbandonò lo scettro;
E della incauta il leve cor s’avvolse
1495In infelici amori, e la sua fama
Fu dalla morte del trafitto sposo
Più orrendamente deturpata, e i novi
Mariti la tradìan, sin che il feroce
Vendicator carnefice a lei fessi.
     1500Sceso Roberto nella tomba, crebbe
Per tutta Italia il ghibellin coraggio,
E si volser de’ più le speranzose
Ciglia novellamente alle promesse
Della potente signorìa Lombarda.
     1505Moltiplicati vidersi gli esempli
Di fraterna concordia e di valore
Ne’ nostri lidi Saluzzesi. Al bello
De’ popoli fervor corrispondea
La virtù di Tommaso: egli emulava
1510De’ suoi più forti la prodezza. Il nome
Di Tommaso era sola indi una cosa
Col nome della patria al cor de’ giusti;
E da lunga sfortuna raffinato,
Il suo spirto gentil s’affratellava
1515Sinceramente co’ minori, e segni
Dava di gratitudin commoventi
A cavalieri e ad infimi mortali