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E dalla porta appo l’altar lo trasse.
1210Ivi dalla parete una pesante
Antica spada sciolse, e a lui: — La spada
Quest’è che strinsi in gioventù, e di sangue
Saracin l’abbevrai; prendila e pugna
Com’io pugnava per fratelli oppressi.
     1215Eleardo s’infiamma; il sacro ferro
Prende, snuda, lo bacia, il pon sull’ara;
Attesta Iddio che il roterà sugli empi;
Le preci implora del canuto, e parte.
     E quand’ei fu partito, Ugo prostrossi
1220Novamente nel tempio, e pel nipote
Orò gran tempo, insin che all’altro ufficio
Mosser ver l’alba in coro i cenobiti.
Allora il santo abate al pio drappello
Disse: — Pregate per Saluzzo!
                                                              E pianse;
1225E diè contezza dell’orrenda guerra;
Ed i monaci in cor si rammentaro
Parenti e amici, e lagrimaro anch’essi.
Pregaron per Tommaso e pe’ suoi fidi,
E pregaro altresì per gli oppressori,
1230Solo Iddio supplicando a spodestarli
Della vittoria che li fea superbi.