Tra penitenti angosce il nome mio!
— Monaco tu? Vera sarebbe questa
Vocazïon del Re del Cielo? . . . Ascolta. 1165— Ugo, non contrastar; non mover dubbio
Sulla chiamata che a me volge Iddio.
Onor, dover m’astringono a deporre
L’armi impugnate pel tiranno, e questa
Ritratta mia decreto è che per sempre 1170A me toglie la vergin ch’io adorava!
Dopo tal sacrificio, il mondo spregio;
Più non resta per me che o disperata
Morte, o d’un chiostro il confortato pianto.
— Figlio, se così scritto è dall’Eterno, 1175Così sarà. Ma intanto a me l’Eterno
Pon nell’alma un consiglio: odi e obbedisci.
— Fede ti presto; obbedirò.
— Disdici
Con voci ed opre apertamente il rio
Vincol che ti stringeva agl’invasori. 1180Gloria rendi al diritto; offri il tuo sangue
Pel patrio suolo. Ingegno e braccia al sire
Che oppresso giace e salvatori chiede,
Generoso consacra. Eccita i forti,
I deboli rincora, e lor rammenta 1185Che speranza e virtù prodigii ponno.