Non qui del giusto la bramata insegna.
E se ingannato mi foss’io? Se falsi
Scorgessi i dritti di Manfredo? Ligio
Ad armi inique ratterriami forse 680Perfido orgoglio? O ad armi inique ligio
Mi ratterrìa questa laudevol fiamma
Che in petto chiudo per Maria, per tale,
Che tutte illustri damigelle avanza
In bellezza e virtù? Mi farei vile 685Per ottener la mano sua? Non mai!
Amarti debbo degnamente, o donna
Di tutti i miei pensier; debbo onorarti
Ogni virtù seguendo e suscitando,
S’anco per onorarti, ah! il più crudele 690Mi colpisse infortunio, e te perdessi!
Del maggior tempio di Saluzzo all’alto
Vertice non lontano erge le ciglia,
E curvando ei lo spirto anzi alla croce
Che colassù sfavilla, al Signor chiede 695Lume a scernere il vero e a praticarlo.
Il divin lume balenogli e crebbe
Al guardo suo ne’ dì seguenti, alcuna
Non vedendo in Manfredo esser pietosa,
Verace cura nel funesto assedio 700Di tutelar gli oppressi e vendicarli,