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Questo dubbio, ma il porta, e così giunge
Turbato, afflitto ai Manfredeschi brandi.
A molti il cela, sì, non a sè stesso;
E ondeggia alquanto, indi neppur celarlo
585Può al genitor della donzella amata,
Guerrier, cui lo stringea più che ad ogn’altro
Pia reverenza. E sì gli parla:
                                                            — Oh Arrigo!
Appartiamci, m’ascolta: allevïarmi
D’occulta angoscia non poss’io, se teco
590Non ne ragiono come a padre.
                                                                Il fero
Barone attento il mira, e con presaga
Severità: — Vacilleresti?
                                                  — Lievi
Estimar bramerei del venerando
Ugo le voci, e non so dirti quale
595In siffatte or benigne or fulminanti
Parole di tant’uom, che onoro ed amo,
Splender raggio tremendo oggi mi paia!
     Aggrotta il ciglio Arrigo, e l’interrompe:
     — Bada, Eleardo, che al rischioso passo
600Dopo lungo pensar ci risolvemmo;
Or paventar nel cominciato calle
Obbrobrio fora.