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     Stride sui ferrei cardini la porta
Del monastero, e si spalanca. Entrambo
Escon gl’illustri, e su minor cavalli
Duo servïenti; e soffermato resta
245In sulla soglia il monacal drappello,
Cui s’abboccò l’abate alla partita.
     — Che fia? Si dicon con alterno sguardo
Paventando sciagure, ed ignorando
Le sovrastanti stragi. Intanto s’ode
250La campanella de’ notturni salmi,
E vien chiusa la porta, e traversato
L’ampio cortil, tutta la pia famiglia
Entra nel tempio e tragge al coro, e canta.


II.


     All’ombra delle chiese oh fortunata
255Pace, in secoli d’odii e tradimenti!
Ivi mentre ne’ campi arse talora
Venìan le messi, e al villanello afflitto
Il guerriero aggiugnea scherni e percosse,
E mentre in borghi ed in città i fratelli
260Trucidavan fratelli, e mentre noto
Andava questo e quel castel per nappi
Di velen ministrati, e per pugnali
Vibrati nelle tenebre, e per donne,