Unici grandi appoggi; ed a quel fine
Oggi stromento egli Manfredo elegge.
— A Manfredo parlando e a’ regii duci, 220Dissiperassi il tuo terror. Brandite
Furon le generose armi con alto,
Solenne giuro d’elevar gli oppressi,
Ed atterrar chi leggi ed are spregia.
— Di chi s’avventa a qual sia guerra, è il giuro. 225— Vedrai di stirpe Saluzzese egregi
Baroni alzar la Manfredesca insegna.
— So che vedrovvi tra i cospicui illusi
Quell’Arrigo Elïon che ti governa,
Sua figlia promettendoti. Arrossisci? 230Pur troppo non errai.
— Più che gli affetti,
Seguir ragione e coscïenza intendo.
Bardato del canuto è il palafreno,
E accanto ad esso scalpita il corsiero
Del giovin cavalier. Brevi l’abate 235Lascia a’ monaci suoi caute parole;
Di sua man l’acqua santa a lor comparte,
Li benedice, ed eccolo salito
Guerrescamente sull’arcion, siccome
Uom, che pria della tonaca ha vestito 240Corazza e maglia, e nome ebbe di prode.